
16-11-2022
Per la prima volta, la Commissione europea ha modificato i programmi di cittadinanza e residenza degli investitori nell’UE nel tentativo di affrontare le preoccupazioni fondamentali sull’evasione fiscale , la sicurezza dell’UE e la corruzione. La Commissione europea presenta per la prima volta uno studio approfondito su questo tema.
I cittadini stranieri che diventano cittadini di uno degli Stati membri dell’UE ricevono ora la cittadinanza dell’UE . Tuttavia, ogni Stato membro dell’UE ha la stessa posizione sui programmi di cittadinanza o di residenza per gli investitori. Di conseguenza, la Commissione europea ha deciso di valutare la politica su scala più globale, esaminando l’impatto e i pericoli per l’UE nel suo complesso.
In diverse nazioni europee , le persone che effettuano un investimento finanziario importante nello stato possono ottenere la residenza e la cittadinanza in base all’importo investito. Tra i vari tipi di investimenti finanziari vi sono gli immobili e i titoli di Stato.
La Commissione europea ha chiesto una maggiore trasparenza nelle leggi nazionali emanate da ogni Stato membro dell’UE . Molti ritengono che gli attuali sistemi e regolamenti aggravino i problemi di corruzione, riciclaggio di denaro ed evasione fiscale.
“VISTI D’ORO” CITTADINANZA DEGLI INVESTITORI NELL’UE
Il termine “visti d’oro” è diventato ampiamente utilizzato come termine internazionale per descrivere i visti concessi in cambio di grandi investimenti. Ciò è diventato una fonte di preoccupazione per i funzionari dell’UE, poiché chiunque ottenga la cittadinanza nazionale delle nazioni citate ha immediatamente accesso a diritti europei come la libera circolazione e l’accesso al mercato interno dell’UE.
La Commissione europea ha considerato i seguenti aspetti preoccupanti:
- Evasione fiscale
- Riciclaggio di denaro
- Sicurezza
- Trasparenza e informazione
La Commissione Europea ha sottolineato come, a causa dei suddetti problemi, le informazioni centralizzate come il Sistema Informativo Schengen ( SIS ) non vengano utilizzate in modo efficiente come dovrebbero. Ci sono state anche denunce di evasione fiscale, poiché alcuni di questi schemi godono di un trattamento fiscale preferenziale, e le ispezioni antiriciclaggio dovrebbero essere rafforzate. Ciò aiuterà anche le future operazioni e i sistemi di sicurezza, come il sistema di visti ETIAS , che dovrebbero essere introdotti.
La Commissione cerca di migliorare la supervisione di questi programmi, dato che ci sono 19 nazioni dell’UE con sistemi diversi per la cittadinanza e la residenza degli investitori.
Questi sono i Paesi che gestiscono schemi simili:
Bulgaria, Croazia, Italia , Cipro, Spagna, Francia, Estonia, Irlanda, Grecia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo , Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Romania e Slovacchia sono tra i paesi rappresentati.
Nel complesso, è stato affermato che l’audit ha rilevato una carenza di informazioni chiare sui sistemi gestiti da vari Stati membri europei . A seguito del primo rapporto del 23 gennaio 2019, la Commissione europea intende rafforzare la supervisione di tutti i programmi di residenza e cittadinanza degli investitori.